Accordo prematrimoniale: è possibile farlo in Italia?

Accordo prematrimoniale: è possibile farlo in Italia?

La filmografia hollywoodiana ci ha abituati a matrimoni regolati con accordi firmati tra i

coniugi che prevedono diritti e doveri. Seppur poco romantici, questi contratti sono abituali nel

mondo anglosassone e in altri paesi, come dimostrano gli accordi matrimoniali tra le star.

In Italia, la disciplina del matrimonio ha visto dei cambiamenti anche relativi ai patti

prematrimoniali. Nel 2019, infatti, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge

con delega al Governo avente ad oggetto alcune modifiche al Codice civile in materia di

accordi prematrimoniali (ddl 2669/2014). In generale, la giurisprudenza, lascia un piccolo

spazio di validità agli accordi prematrimoniali, soprattutto in riferimento all’aspetto

economico.

In seguito vedremo nel dettaglio cosa prevede la legge e cosa è possibile fare o non è

concesso fare in Italia.

Continua a leggere se vuoi conoscere tutte le informazioni relative al contratto

prematrimoniale in Italia.

Contratto prematrimoniale: cos’è e quali sono le leggi che lo

regolano

L’accordo prematrimoniale è una pratica ampiamente diffusa nei paesi anglosassoni e può

essere definito come una sorta di precauzione in vista di una possibile fine del matrimonio.

Di norma, le principali ragioni per cui viene redatto sono:

  • Consentire di decidere in tempi brevi chi dovrà vivere nella casa coniugale, chi si

occuperà del mantenimento del coniuge, chi vivrà con i figli, e altre problematiche

simili;

  • Stabilire a priori le condizioni della separazione si evitano o si riducono i problemi

successivi;

  • Decidere in autonomia della propria vita senza dover delegare l’autorità giudiziaria

sulle questioni personali e patrimoniali in caso di fine del matrimonio

Per parlare di accordo prematrimoniale in Italia, occorre distinguere due situazioni: gli

accordi fatti prima delle nozze e quelli avvenuti dopo il matrimonio.

Per il primo caso, la legge consente di regolare alcuni aspetti del matrimonio e della sua

possibile crisi.

Gli accordi a matrimonio avvenuto, invece, regolano situazioni di difficoltà che molto spesso

si avviano al divorzio.

Per definizione gli accordi matrimoniali propriamente detti sono i primi, vale a dire quelli che

vengono sottoscritti prima del matrimonio. In Italia, questa tipologia di contratto è nullo e non

ha quindi validità.

Esiste, però, qualche caso dove questo è consentito:

  • Cambiare il regime patrimoniale (separazione o comunione dei beni);
  • Accordi tra coniugi che prevedevano un trasferimento immobiliare da un coniuge

all’altro in caso di separazione come indennizzo per il contributo apportato durante il

matrimonio (ritenuto valido dalla Cassazione).

Sono tante le storie di personaggi famosi che sottoscrivono un patto prematrimoniale, in

quanto sono in possesso di un cospicuo patrimonio personale.

Suggellare il proprio amore e allo stesso tempo pensare a come definire la separazione è

una situazione anomala, ma non deve essere visto come mancanza di fiducia. In molti casi si

tratta solo di un mezzo di tutela per salvaguardare il proprio patrimonio. Del resto, si sa, la

vita è imprevedibile.

 

Contratto prematrimoniale in Italia: chi può farlo e come si

scrive

 

In definitiva, il contratto prematrimoniale in Italia è considerato legale? Cerchiamo di

capire.

In Italia, la giurisprudenza stabilisce che l’accordo prematrimoniale, con cui gli interessati

stabiliscono le condizioni di un possibile divorzio, non è valido per quanto riguarda il

mantenimento dei figli e del coniuge. Per questo il patto pre-matrimonio come esiste in

America, in Italia è escluso. Nonostante questo, sta emergendo la tendenza di stabilire

accordi tra coniugi precedenti al divorzio.

Ad oggi, non sono stati fatti importanti passi in avanti, e il sistema normativo continua a non

essere al passo con i cambiamenti che avvengono nella società moderna. L’unica strada

percorribile è un accordo che derivi dall’espressione libera dell’autonomia negoziale delle

parti. In questo caso i giudici possono riconoscere gli interessi dei due coniugi coinvolti e gli

accordi stabiliti prima del matrimonio.

Riguardo la forma di questo accordo, deve essere un atto pubblico redatto da un notaio o scrittura privata redatta da un professionista. La stessa forma è richiesta per le modifiche o lo scioglimento della

convenzione.

Affidarsi ad un buon avvocato divorzista è necessario per trovare accordi che soddisfino

entrambe le parti, senza necessariamente entrare in conflitto e iniziare una lunga e costosa

causa in tribunale. Lo studio legale di Laura Gaetini, con sede a Torino, Milano, Cuneo e

Roma, si occupa di questo e si avvale di avvocati competenti in materia matrimoniale e

tutela della persona e del matrimonio. Se cerchi un avvocato matrimonialista Torino per una

consulenza e assistenza legale visita il sito web.

 

Accordo prematrimoniale Jennifer Lopez: amore tra le regole

 

Il tema dell’accordo prematrimoniale è tornato alla ribalta per le vicissitudini che

riguardano le star. Sono tanti, infatti, i patti prematrimoniali che hanno destato curiosità e

scandalo.

Uno dei più chiacchierati è quello tra J Lo e Ben Affleck che, secondo delle indiscrezioni,

hanno inserito una clausola sul numero di rapporti intimi settimanali nel loro contratto

prematrimoniale.

La coppia più invidiata di Hollywood, da poco tornata insieme, avrebbe inserito questa

clausola per evitare tradimenti. Oltre a questo sarebbe previsto il versamento di svariati

milioni di dollari in caso di addio.

Ma questo non è l’unico accordo “particolare” nel mondo delle star. Ricordiamo il patto pre

matrimonio tra Mariah Carey e James Packer che prevedeva che lei non avrebbe accettato

gioielli con un valore al di sotto di 250 mila dollari.

L’accordo di Tom Cruise e Katie Holmes includeva la richiesta che la moglie dovesse essere

sempre allegra e sposare anche i valori di Scientology.

Sono vere stranezze? Oppure le star di Hollywood sono più sincere?

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