Sughero e bioedilizia: la nuova sfida

Il settore dell’edilizia sta adottando sempre più soluzioni a basso impatto ambientale per costruire edifici ecologici e perfetti sia per le persone che per l’ambiente. Il motivo principale è che la crisi climatica, con i suoi effetti, è sempre più evidente e pericolosa. Bisogna intervenire immediatamente per modificare le proprie abitudini e i processi produttivi delle varie industrie.

In edilizia, questa necessità è ancora più sentita in quanto causa ben il 40% dell’inquinamento globale sul pianeta Terra. Per ridurre il suo impatto ambientale, il settore dell’edilizia, e in particolare la bioedilizia, ha adottato materiali sorprendenti, dal ciclo di vita sostenibile, facili da smaltire o riciclare.

Ad esempio, il sughero è uno dei materiali naturali più antichi e utilizzati in edilizia, ma negli ultimi anni ha riscontrato un rinnovato interesse. Lo conosciamo perché utilizzato per anni come tappo per bottiglie nel settore enologico, ma possiede anche altre caratteristiche che lo rendono perfetto come isolante per le case. Oggi il sughero è il materiale isolante per eccellenza nel mondo della bioedilizia.

Questo materiale è sostenibile e rinnovabile ed è caratterizzato da una serie di proprietà che lo rendono adatto per molteplici utilizzi in ambito edilizio, portando avanti la tanto ambita sfida della transizione ecologica del settore.

Perché impiegare il sughero in bioedilizia?

Il sughero è uno dei materiali oggi più usati in bioedilizia per via delle sue numerose virtù.

Questo elemento naturale e sostenibile ha un elevato potere isolante, sia acustico che termico, e grazie alla sua capacità di regolare l’umidità dell’ambiente interno, è in grado di migliorare la qualità dell’aria all’interno degli ambienti.

Come vedremo nel prossimo paragrafo, il sughero si forma in tessuti meristematici chiamati flogeni, che sono tessuti cellulari vegetali. Hanno la capacità di mitosi, un processo che dà origine a nuove cellule, distribuite in strati sovrapposti. A maturità, le cellule del sughero muoiono e al loro interno rimangono molti piccoli pori, pieni di gas simili all’aria. Circa l’80% del sughero è costituito da aria, il che lo rende molto leggero e blocca il calore.

Ed ecco perché si tratta di un sorprendente materiale isolante. Sempre per questo motivo, è un materiale resistente e durevole nel tempo, nonché resistente alle fiamme e ai batteri, in grado di offrire la massima traspirabilità.

Un materiale donato dalla natura

Il sughero è ottenuto dalla corteccia di alcune specie di quercia, principalmente coltivate in Portogallo, Spagna e Italia. La corteccia viene rimossa dalla pianta senza danneggiarla e poi lasciata a riposare per alcuni mesi per raggiungere la giusta consistenza. Il sughero viene poi tagliato e trasformato in pannelli utilizzabili per l’isolamento termico e acustico delle pareti.

Non richiede particolari trattamenti chimici che possono avere un impatto sull’ambiente, salvaguardando le persone, la natura e risparmiando anche denaro da destinare ai processi industriali.

Una volta estratto, viene impiegato per la realizzazione di pannelli da installare nelle parti, nei tetti e sotto la pavimentazione delle case. In alternativa, molte aziende lo usano per creare delle pitture isolanti davvero performanti e in grado di migliorare l’abitabilità e il comfort di un appartamento.

Quando il sughero esaurisce la sua utilità, essendo un materiale naturale, viene riciclato per nuovi utilizzi in campo edile, oppure smaltito con molta facilità, in un’ottica di economia circolare sostenibile e salutare per noi e per l’ambiente.

L’utilizzo del sughero nella bioedilizia rappresenta una sfida innovativa e sostenibile per l’industria, poiché offre un’alternativa naturale e a basso impatto ambientale rispetto ai tradizionali materiali isolanti, come la lana di roccia o la fibra di vetro. Inoltre, l’utilizzo del sughero può anche contribuire alla creazione di posti di lavoro in aree rurali, dove si coltivano le querce da sughero.

Insomma, il Mediterraneo ci offre questo sensazionale materiale e noi umani non dobbiamo fare altro che impiegarlo per migliorare la nostra vita quotidiana e anche la salute dell’ambiente.

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