Piegatrice per lamiera automatica metodi e tecniche di piegatura

Piegatrice per lamiera automatica: metodi e tecniche di piegatura

Nella lavorazione del metallo la piegatura della lamiera è una delle operazioni più frequenti e importanti. Per eseguirla sono attualmente disponibili diverse tipologie di macchinari, ma tra gli strumenti più efficienti bisogna sicuramente nominare la piegatrice per lamiera automatica (che potete visionare su https://www.evomach.it/categoria/piegatrici-automatiche/).

Per piegatura della lamiera si intende quella fase di lavorazione che permette di plasmare la lamiera nella forma desiderata, consentendo di conseguenza il suo utilizzo per la creazione di oggetti di qualsiasi tipo. L’operazione viene effettuata tramite una sollecitazione della stessa lamiera eseguita per mezzo di un punzone. Quest’ultimo, esercitando un’importante pressione sulla lamiera, riesce a fletterla e a farle assumere la forma indicata nella matrice.

Le piegatrici automatiche sono costituite nella parte superiore da un punzone e in quella inferiore da uno stampo di forma opposta a quella del soprastante punzone.

Come funzionano le piegatrici automatiche

Il principio di funzionamento di una piegatrice automatica è basato sulla connessione di delle due componenti principali del macchinario: il punzone e la matrice. Si tratta di manufatti mobili disponibili in diverse forme e dimensioni che determinano la forma della lamiera. Il punzone, in particolare, imprime sulla lamiera una forte pressione in grado di fletterla, mentre la matrice è la componente che determina lo stampo finale.

Il sistema è controllato da un pannello che spinge dei cilindri laterali verso il basso, permettendo al punzone di raggiungere la matrice e spingerla verso la matrice. La forza impiegata dal punzone è in grado di superare la resistenza della lamiera e quest’ultima viene piegata fino ad aderire alla sagoma impressa nella matrice.

Attraverso il processo di piegatura, comunemente definito a fibra neutra, la forza del punzone supera il limite di elasticità della lamiera e riesce a produrre nel metallo delle deformazioni permanenti. Questo tipo di lavorazione è adatto sia per la creazione di forme semplici sia per quelle più articolate e complesse.

I modelli di piegatura della lamiera

Esistono molteplici metodi per piegare le lamiere, ma quelli attualmente più utilizzati nell’industria moderna sono:

  • piegatura a stampo a U, che utilizza una matrice regolabile per profondità ed angolo di curvatura;
  • piegatura a stampo a V, detta anche piegatura a tre punti. In questo caso si utilizza una matrice chiusa o semichiusa, che agisce sulla lamiera dapprima tramite piegatura ad aria e infine con la coniatura, che stabilizza la forma;
  • piegatura libera, che utilizza un macchinario dotato sia di matrice sia di punzone. In questa tipologia di strumenti, dei quali fanno parte anche le piegatrici automatiche, la lamiera viene posizionata sugli appoggi della matrice e piegata grazie alla pressione esercitata dal punzone, posizionato nella parte superiore;
  • profilatura a rulli, durante la quale la piegatura del metallo avviene per mezzo della pressione esercitata da alcuni rulli tra i quali viene fatta scorrere la lamiera;
  • piegatura con utensile rotante, con la quale la lamiera viene bloccata in una morsa e piegata grazie alla forza esercitata da un punzone verticale. Questo tipo di piegatura viene sfruttato per lo più su lamiere di piccole dimensioni.

Principali tecniche per eseguire la piegatura

Tra i diversi modelli di piegatura delle lamiere, quello attualmente più richiesto in campo siderurgico è la piegatura a stampo a V. Per eseguirla, le piegatrici automatiche possono sfruttare tre diverse tecniche.

Piega in aria
Questa tecnica prevede che il punzone spinga la lamiera in una matrice con forma a V, determinando con la pressione esercitata sia l’angolo di piega che la profondità. La piega ad aria può essere utilizzata su qualsiasi tipologia di lamiera ed è adatta anche a quelle più spesse. Le piegatrici automatiche sono dotate di un sistema di monitoraggio costante del punzone, che viene posizionato in modo preciso per evitare il cosiddetto springback, ossia il ritorno elastico del materiale.

Coniatura
Contrariamente a quanto avviene con la piega ad aria, il punzone e la matrice arrivano ad aderire perfettamente l’uno all’altra. La spinta del punzone raggiunge dunque il fondo della matrice, imprimendo una piegatura estremamente precisa, che impedisce qualsiasi forma di ritorno elastico. La coniatura è per lo più adatta a lavorare su lamiere sottili ed è utilizzata principalmente per realizzare angolature a 90°.

Schiacciata
Questa tecnica si compone di due differenti fasi di lavorazione. Durante la prima viene eseguita una piega ad aria tra i 26 e i 35 gradi, successivamente il punzone applica una piegatura totale o parziale a seconda della forza impressa. Anche quest’ultima tecnica è consigliata per le lavorazioni su lamiere molto sottili.

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