Erbe mediche in Dante: l’antica arte di curarsi in modo naturale
Il 2021 non deve per forza essere ricordato come l’anno del caos dei vaccini. Ricorrono 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e la cultura ha colto l’occasione per organizzare in tutto il mondo incontri e spunti per celebrare l’opera del sommo poeta italiano. Anche il settore della salute ha trovato una sua inattesa gloria. Nei suoi lavori, infatti, lo scrittore della Divina Commedia cita spesso erbe mediche e modi di dare ristoro al corpo in quell’epoca. Essendo antiche tradizioni, interessano molto i nostri contemporanei che dalla saggezza antica vogliono trarre benefici per la salute personale in un’epoca di forte discostamento dalla chimica.
La mostra sulle erbe mediche in Dante
In concomitanza con i 700 anni della morte di Alighieri prende vita la mostra “Dante e l’Arte della Medicina”, che mette in luce un lato del poeta ai più sconosciuto:
La sua profonda sensibilità e l’amore verso erbe officinali, piante e fiori che vengono citati più volte nella Divina Commedia.
Iniziata lo scorso 25 marzo, questo viaggio nelle erbe mediche in Dante narra la sensibilità e il profondo rispetto del poeta per la natura e i suoi doni, alcuni dei quali possono essere utilizzati anche in campo medico.
Le erbe mediche nella Divina Commedia
Se non ci credete, ecco riscontri concreti di erbe mediche in Dante nella sua opera più nota:
Già nella Selva Oscura nell’Inferno, Dante aveva dedicato alcuni versi alle varie specie di alberi e piante che incontrava, spesso “erbacce! comuni e addirittura infestanti, ma che assumevano comunque un loro ruolo positivo nella più ampia logica e filosofia del poeta.
Non solo, anche le cantiche successive (Purgatorio e Paradiso) sono disseminate di citazioni botaniche e naturalistiche.
Come funziona la mostra
Online avrete modo di esplorare i rapporti che Dante aveva (e che traspaiono dai suoi versi) con botanica e medicina attraverso alcune opere rare scelte dai fondi della Biblioteca.
Un Dante poco conosciuto che cita nel Proemio gli Spiriti magni, ossia i Maestri della Medicina, si tratta di medici dell’antichità come Ippocrate, Galeno, Avicenna, Dioscoride e Pedanio che furono fondamentali nella sua formazione filosofica e medica. Ma anche un poeta che conosce molto bene piante officinali, erbe e fiori che compaiono più volte nel corso della Divina Commedia spesso come elementi simbolici dal valore allegorico.
Qualche esempio di erbe mediche in Dante?
La rosa:
Ch’i’ ho veduto tutto ’l verno prima /lo prun mostrarsi rigido e feroce; /poscia portar la rosa in su la cima”. Paradiso XIII, 130-138).
Quivi la rosa in che ‘l verbo divino /carne si fece; quivi son li gigli /al cui odor si prese il buon cammino”. (Paradiso, XXIII, 70-75).
La margherita:
Per entro sé l’etterna margherita /ne ricevette, com’ acqua recepe /raggio di luce permanendo unita”. (Paradiso, II, 34-36)
La viola:
Come le nostre piante, quando casca /giù la gran luce mischiata con quella /che raggia dietro a la celeste lasca, /turgide fansi, e poi si rinovella /di suo color ciascuna, pria che ‘l sole /giunga li suoi corsier sotto altra stella; /men che di rose e più che di vïole /colore aprendo, s’innovò la pianta, /che prima avea le ramora sì sole”. (Purgatorio, XXXII, 50-60)
Ma sono tantissime altre le piante che figurano nel Poema: mirto, ulivo, giglio, fico, melo, ortica, gramigna, pepe, alloro, ecc. Le erbe mediche in Dante dimostrano che la salute + una tema prioritario d sempre. Ecco perché ti invitiamo a tutelarla con la nostra assicurazione per la salute (leggi di più sul sito https://www.lndeliguori.it).
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