A scuola di disegno! Una guida dalla A alla Z per realizzare manga in maniera professionale

Volti espressivi, capelli voluminosi e tratti netti, capaci di rivelare la personalità artistica di ogni disegnatore che si rispetti: imparare a disegnare i manga significa familiarizzare con le caratteristiche di uno stile di disegno tra i più amati della contemporaneità.

Con volti infantili, occhi grandi e abbigliamenti ricchi di dettagli, i personaggi dei fumetti hanno conquistato il cuore degli appassionati di narrativa giapponese, trasformandosi in un punto di riferimento per gli aspiranti artisti di professione.

La domanda sorge, dunque, spontanea: come disegnare un manga che sia in grado di raccontare una storia memorabile? Prima di scegliere tra differenti generi (avventura, storico, romantico, horror o fantascienza), ti consigliamo di leggere la nostra guida fino alla fine.

È tempo di temperare le matite e di dare vita su carta ai tuoi personaggi preferiti.

Come disegnare gli occhi di un manga?

L’espressività dei personaggi è il punto di partenza da cui attribuire spessore e realismo ai protagonisti delle tue tavole.
Non è un caso che i disegni manga si suddividano in tre macro-categorie stilistiche:

  • Gli occhi in stile shonen sono attribuiti, di frequente, a personaggi maschili in età matura. Si differenziano in virtù del tratto leggero, sottile e dinamico. Allenati a creare un’incurvatura netta verso l’alto, così da accentuare l’espressione adulta dei personaggi.
  • Gli occhi in stile seinen vengono impiegati in tutti i manga nipponici destinati a lettori maggiorenni. A differenza della tipologia shonen, la variante in questione è caratterizzata da un maggior realismo, al fine di adattarsi al pubblico di appassionati.
  • Infine, gli occhi in stile shoujo vengono utilizzati in tavole e fumetti destinati a un pubblico di giovanissimi. Con le loro forme grandi, tondeggianti e ricche di dettagli, infatti, i disegni in questione permettono di trasmettere tutta l’emotività dei protagonisti.

Sul versante tecnico della questione, imparare a disegnare i manga richiede un po’ di pratica e di dedizione, come potete vedere visitando il sito: https://www.luccamangaschool.com/tutorial/. Parti con uno schizzo del viso e degli occhi, collocandoli nella giusta posizione a seconda dell’angolatura del personaggio (se frontale o laterale, ad esempio). Dopo aver tracciato le forme di base, abbozza anche l’iride con il suo classico riflesso luminoso.

Ti ricordiamo che gli occhi non devono essere identici, bensì speculari. In altri termini, i riflessi dell’occhio sinistro vengono sempre riprodotti in maniera invertita nell’occhio destro.

Come disegnare i manga in maniera perfetta: i capelli

I capelli sono i grandi protagonisti dei tuoi personaggi preferiti. Da un lato, infatti, ti consentiranno di capire come disegnare manga dalla forte personalità e, dall’altro, ti permetteranno di inventare nuovi eroi da zero, lasciando briglia sciolta alla tua verve creativa.

Dopo aver tracciato l’ovale della testa, segui la nostra guida:

  • Abbozza la forma dei capelli, dividendo la capigliatura in ampie ciocche.
  • Aggiungi dettagli consoni al personaggio, scegliendo tra ricci e ciuffetti spettinati. Questi ultimi ti aiuteranno ad attribuire un senso di movimento alla tua tavola.
  • Definisci i capelli aggiungendo livelli di tratti (larghi e sottili) via via più dettagliati.

È buona norma evitare di rendere iper-realistica ogni singola ciocca. Sarà sufficiente concentrare il tuo lavoro di miglioramento su punti specifici, soprattutto nel caso in cui il tuo personaggio sia immortalato nell’atto di compiere un’azione, saltare, attaccare un nemico, schivare un colpo o difendersi.

Cerca di immedesimarti nel tuo spettatore e concentrati sulle zone in cui le linee di movimento catturano l’occhio dei lettori.

Per migliorare il tuo stile di disegno e padroneggiare tecniche via via più avanzate, non dimenticare di fare affidamento sui consigli di un insegnante professionista, capace di ricondurre la tua attenzione sui punti di forza e di debolezza di ogni singola tavola. In questo modo, farai progressi a vista d’occhio e riuscirai a narrare storie complesse in maniera coinvolgente, chiara e divertente per i tuoi lettori.

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