Come decapare il legno quello che bisogna sapere

Come decapare il legno: quello che bisogna sapere

Decapare un mobile di legno è una pratica sempre più diffusa fra restauratori professionisti ma anche in ambito hobbistico. Grazie a questa tecnica si riesce a recuperare qualsiasi complemento d’arredo facendo diventare esteticamente più accattivante e perfetto per abbellire qualsiasi ambiente. Ecco come si può decapare un complemento in legno, quali sono gli attrezzi utili e i passaggi che bisogna seguire per un risultato a regola d’arte.

Decapare è un verbo che descrive una speciale tecnica di restauro che consiste nell’eliminare lo strato superficiale del mobile per conferire un effetto finale usurato. Decapare permette quindi di far apparire vecchio un mobile che invece ha pochi anni di vita. Il termine, di origine francese, si traduce in eliminate la cappa. La tecnica, riscoperta ai nostri giorni, vanta origini antiche e risalenti al ‘700. Un tempo, infatti, i falegnami decapavano per per proteggere il mobili dall’aggressione dei tarli e dall’usura.

Grazie ai numerosi corsi di fai da te, sono sempre più numerose le persone che si dedicano a questa interessante tecnica, che permette di raggiungere risultati estetici sorprendenti. Basta procurarsi questi attrezzi:

  • occhiali e guanti di protezione,
  • 1 pennello con setole piatte
  • 1 spazzola metallica
  • lana d’acciaio a grana spessa
  • stucco per legno
  • carta vetrata
  • lucido
  • pasta bianca di cera sia chiara che scura per creare diversi effetti.

La tecnica va svolta all’aperto perché implica l’utilizzo di vernici e la produzioni di polvere sottili che possono nuocere alla respirazione. Quindi, è bene scegliere un posto ben ventilato in cui decapare il proprio mobile.

Sono davvero tanti i mobili che sarà possibile decapare. Tavoli, sedie, credenze, cassettiere, comò, armadi o librerie rappresentano soltanto alcuni esempi. Oggi questa tecnica viene usata anche su piccoli complementi come cassapanche, mensole, comodini e scatole portaoggetti. Molti scelgono anche di decapare mobili da esterno, staccionate, recinzioni, panche e persino attrezzi sportivi o strumenti musicali.

I mobili decapati possono essere facilmente inseriti in qualsiasi abitazione, da quelle classiche fino alle più moderne. Rappresentano complementi ricchi di fascino che rendono la casa non solo più accogliente, ma anche elegante e raffinata.

Come decapare il legno: procedimento da seguire

La prima cosa da fare è carteggiare il mobile aiutandosi con la carta vetrata. In questa fase verrà rimossa la vernice superficiale in maniera precisa e quanto più possibile omogenea. Successivamente si passa a stuccare i punti danneggiati, lasciando asciugare e rimuovendo il materiale rimasto in eccesso.

A questo punto bisogna spazzolare la superficie del mobile avendo cura di seguire il verso delle venature del legno. Questo permetterà di creare dei piccoli solchi che favoriranno la penetrazione della pasta di cera.

Cospargere la pasta di cera chiara sul mobile, in entrambe le direzioni, aiutandosi con la lana d’acciaio e facendo in modo da farla penetrare per bene nei solchi precedentemente creati. Aspettare i tempi di asciugatura che solitamente richiedono circa 30 minuti.

Prendere un altro pezzetto di lana d’acciaio e spalmare la cera della tonalità scura, rimuovendo, in base al risultato estetico che si desidera ottenere, la cera bianca precedente. Lasciare asciugare e passare una mano di lucido uniforme su tutto il mobile. L’effetto ottenuto si può ravvivare nel tempo rimuovendo periodicamente la polvere dal mobile e passando, all’occorrenza, una mano di cera.

Vedi anche Come verniciare un mobile in legno

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